Utenti in rete e privacy

Vi consiglio la lettura dell’interessantissimo articolo Il caso datagate e la sicurezza dei dati nell’era digitale scritto da Patrizia Zarriello su Altalex.com

Ho sempre sostenuto che i servizi di intelligence non possano esimersi dal controllare i dati e le comunicazioni degli utenti o, addirittura, orientare lo stream dei social network. Dico di più: in Italia una domanda per brevetto industriale dev’essere prima esaminata dalle autorità militari le quali, se ritengono che non sia una invenzione di interesse strategico o militare per lo Stato, danno il nullaosta per i successivi esami. È mai possibile che negli altri stati – es. Stati Uniti – permettano la realizzazione di software con codice chiuso o di piattaforme social, utilizzate in tutto il mondo per i più svariati scopi, senza che nessuno abbia cercato di ficcarci il naso dentro ed infilarci una backdoor?

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