Copertina de La Nazione Napoletana

Il nuovo scrigno di Di Fiore

Leggere è una dimensione interiore. Tu, da solo, davanti ad uno scrigno che si sta per aprire e che di lì a poco ti svelerà un mondo nuovo.

Ogni libro è un dialogo intimo che inizia sommessamente nelle prime pagine e poi procede, seguendo i percorsi e le articolazioni del pensiero dell’autore, le sue suggestioni, le sue salienze. Quando l’esposizione è cadenzata, ritmica, armoniosa – come nel caso dei libri di Gigi Di Fiore​ – il testo comincia a manifestare una vera e propria melodia che si insinua e pervade interamente la mente di chi legge. La lettura diventa musicale, come un antico ed atavico refrain che si riaffaccia dalle profondità dei ricordi sopiti.

Di Gigi Di Fiore se ne parla soprattutto in quanto ricercatore di prima grandezza e storico del Regno delle Due Sicilie e dell’età contemporanea e questo suo ruolo di paladino della riscoperta delle verità inconfessate del Risorgimento, pure essenziale nella sua opera, va ad offuscare un altro aspetto non certamente secondario. Gigi Di Fiore scrive benissimo. I suoi libri sono dei gioielli di letteratura, oltre che di ricerca, di analisi e di ricostruzione storica.

Ora siamo impazienti di leggere il suo nuovo libro La Nazione napoletana​ che – ci è stato preannunciato da chi lo ha potuto leggere – si prefigura già come un vero e proprio capolavoro.

Avanti, allora! Concediamoci il raro lusso di nutrire di ottima letteratura la nostra mente!

Gaetano Ferrara