Copertina del libro "L'occupazione tedesca nella provincia di Benevento" di Alfredo Zazo

Recensione de’ “L’occupazione tedesca nella provincia di Benevento”

L’8 settembre 1943 le radio trasmisero il comunicato che annunciava la firma dell’armistizio tra il Regno d’Italia e gli Alleati. Le truppe germaniche in Italia mutarono atteggiamento nei confronti dei soldati italiani e della popolazione civile: se prima avevano diffidato del debole e pavido alleato, ora covavano rancore ed odio che, negli affioramenti improvvisi, incominciarono a costellare le contrade d’Italia di lutti e rovine: rappresaglie alle azioni di sabotaggio o all’atteggiamento ostile col quale le truppe germaniche venivano accolte.


Anche il Sannio pagò un tributo in quei mesi drammatici, un pedaggio di sangue per il transito delle truppe germaniche in ritirata.
Il libro “L’occupazione tedesca nella provincia di Benevento (8 settembre – 28 ottobre 1943)” di Alfredo Zazo, pubblicato nel 1944 – recapitatomi con i fogli rilegati ma ancora in parte intonso – ripercorre quegli avvenimenti ricostruendone la successione, dai primi bombardamenti alleati su Benevento nell’estate del 1943 sino alla fine dell’occupazione tedesca (28 ottobre 1943).
Il capitolo introduttivo è una cronistoria degli eventi bellici che ebbero come teatro il capoluogo sannita, sino all’ingresso degli Alleati in città.
La parte centrale e più interessante del libro è costituita dalla ricostruzione degli eventi bellici nei paesi della provincia. Ad ogni paese è dedicata una scheda in cui sono riportati sinteticamente gli eventi rilevanti, le azioni di rappresaglia, i nomi dei morti e dei feriti per causa di guerra.
Le quattro appendici conclusive, infine, sono, in ordine: l’elenco degli episodi rilevanti che ebbero luogo a Benevento dal 20 agosto al 3 ottobre 1943, tratto dal taccuino di un professore del Collegio de La Salle; la ricostruzione degli eventi e delle circostanze nelle quali il primo soldato sannita – Adriano Raffa – trovò la morte per mano germanica; l’occupazione tedesca e la successiva liberazione di Fragneto Monforte; l’opera di assistenza profusa dagli abitanti di San Gregorio*, per iniziativa del parroco, in soccorso degli sfollati e dei soldati inglesi ed indiani che, evasi dai campi di concentramento, trovarono riparo nelle valli e sulle colline alle pendici del Matese.

Gaetano Ferrara

* San Gregorio dal 1927 al 1945 fece parte della provincia di Benevento in seguito alla soppressione della provincia di Caserta disposta dal fascismo. Dal 1954 prese il nome di San Gregorio Matese.