Alunni dell'I.C. "A. De Blasio" di San Lorenzo Maggiore e Guardia Sanframondi alla giornata Gioco-sport 2019

Alunni di Guardia Sanframondi e San Lorenzo Maggiore dell’I.C. “A. De Blasio” alla giornata “Gioco-sport”

Nella mattinata di mercoledì 5 giugno 2019, nel cortile del plesso scolastico dell’I.C. “A. De Blasio” di Guardia Sanframondi in via Campopiano, si è svolta la tradizionale giornata “Gioco-sport” per salutare i ragazzi ed i genitori prima delle vacanze estive.
L’evento arriva a conclusione ed a coronamento di un percorso formativo durato l’intero anno scolastico 2018/2019 che ha coinvolto le classi quarte e quinte della scuola primaria di Guardia Sanframondi e di San Lorenzo Maggiore. Il referente del progetto “Sport di classe” nonché tutor interno è stata l’insegnante Angela Gambuti, che ha coadiuvato il professore Antonio De Maria, esperto individuato dal CONI.

Alunni dell'I.C. "A. De Blasio" di San Lorenzo Maggiore e Guardia Sanframondi alla giornata Gioco-sport 2019I genitori erano assiepati lungo lo stretto vialetto che conduce ai locali della palestra mentre i bambini erano all’aperto, nel cortile, dove erano posizionati birilli, cerchi colorati e ostacoli in plastica. A reggere i sostegni per i nastri che delimitavano le aree di gioco, vi erano gli alunni più piccoli che in questo modo hanno potuto assistere all’esibizione dei loro amichetti più grandi.
Dopo la sobria entrata nel cortile, disposti in fila per due con a fianco le maestre, i bambini hanno preso posto nel vasto spiazzo secondo le configurazioni suggerite dai supervisori dei giochi.
Seguendo le indicazioni della maestra Angela, gli alunni si spostavano da una parte all’altra del cortile, per disporsi – di volta in volta – nella posizione ottimale per poter prendere parte alle gare ed alle attività suggerite dal professore De Maria.

Giornata di gioco-sport dell'I.C. "A. De Blasio" con alunni di Guardia Sanframondi e San Lorenzo MaggioreDi particolare valore simbolico è stato il momento introduttivo, nel quale i bambini hanno raccolto da terra cartelli che riportavano parole alla rinfusa, alcune con connotazioni positive ed altre con connotazioni negative. Dopo essersi disposti in riga, tutti insieme hanno strappato i cartoncini che riportavano quelle parole che vanno eliminate dalla pratica sportiva, dalla scuola, da ogni contesto di socializzazione e dalla vita stessa delle persone. I cartelli con termini come “litigare, non partecipare, escludere”, contraddistinti da colori lugubri e spenti, sono stati distrutti dai ragazzi e fatti in mille pezzi. Sono restati i grandi fogli colorati di verde, di giallo, di arancione, di azzurro e di bianco con su scritte parole come “impegno, fiducia, legalità”.
Il collaboratore scolastico Pierangelo Pigna – che si mostra sempre disponibile e manifesta spiccate capacità per quanto riguarda l’uso delle nuove tecnologie – ha coadiuvato la maestra Angela ed il professore De Maria, occupandosi della gestione dell’impianto di amplificazione e dell’uso del computer portatile da cui partivano i brani che hanno fatto da colonna sonora all’evento.
Dopo il saluto finale da parte della vicepreside maestra Teresa Piazza a nome della dirigente dott.ssa Elena Mazzarelli – che è stata aggiornata in tempo reale sullo svolgimento della manifestazione – i ragazzi hanno cantato l’Inno di Mameli con la mano sul cuore e quindi si sono messi in posa per una foto ricordo.
Gli alunni delle quinte l’anno prossimo frequenteranno le scuole medie e probabilmente non parteciperanno più a questa tradizionale manifestazione di chiusura dell’anno scolastico, ma ritorneranno con la memoria a questi momenti di commiato. Riporteranno alla mente i cartelli bianchi, verdi e gialli e quelli viola, grigi e neri e ricorderanno – anche per accostamento cromatico – le parole da valorizzare nelle loro esistenze e quelle invece da eliminare. Non a caso la mattina del 5 giugno, durante i giochi, hanno indossato magliette di colore bianco, a simboleggiare i valori e gli ideali che le maestre hanno loro inculcato nei cinque anni di scuola primaria. I “loro” ragazzi sapranno bene da quale parte stare.

Gaetano Ferrara